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Ma pensi chi ben vede, se penoso esser dovei e con amaro core, quel loco abandonando grazioso. Quivi biltà, gentilezza e valore, leggiadri motti, essemplo di virtute, somma piacevolezza è con amore; quivi disio movente omo a salute, quivi tanto di bene e d’allegrezza quant’om ci pote aver, quivi compiute le delizie mondane, e lor dolcezza si vedeva e sentiva; e ov’io vado malinconia e etterna gramezza. Lì non si ride mai, se non di rado; la casa oscura e muta e molto trista me ritiene e riceve, mal mio grado, dove la cruda e orribile vista d’un vecchio freddo, ruvido e avaro ognora con affanno più m’atrista, sì che l’aver veduto il giorno caro e ritornare a così fatto ostello rivolge ben quel dolce in tristo amaro. |
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