[Canzoniere, 52] Non al suo amante piú Dïana piacque, quando per tal ventura tutta ignuda la vide in mezzo de le gelide acque, ch’a me la pastorella alpestra et cruda posta a bagnar un leggiadretto velo, ch’a l’aura il vago et biondo capel chiuda, tal che mi fece, or quand’egli arde ’l cielo, tutto tremar d’un amoroso gielo.
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