[Canzoniere, 6] Sí travïato è ’l folle mi’ desio a seguitar costei che ’n fuga è volta, et de’ lacci d’Amor leggiera et sciolta vola dinanzi al lento correr mio, che quanto richiamando piú l’envio per la secura strada, men m’ascolta: né mi vale spronarlo, o dargli volta, ch’Amor per sua natura il fa restio. Et poi che ’l fren per forza a sé raccoglie, i’ mi rimango in signoria di lui, che mal mio grado a morte mi trasporta: sol per venir al lauro onde si coglie acerbo frutto, che le piaghe altrui gustando afflige piú che non conforta.
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